Uno dei ragazzi di corso Trieste | Michele Celano – Massimo Lugli
per “la capacità di raccontare con linguaggio agile e senza retorica il mondo e i pensieri di un giovane degli anni ’70, incredibili anni nei quali
bastava un niente per oltrepassare un confine dal quale non si poteva più tornare indietro”.
Ne esce l’affresco di un’epoca, e una testimonianza di vita che segna profondamente.
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