MALA VITA
Racconti dal carcere
a cura di Antonella Bolelli Ferrera

In rosso sono segnalati i vincitori del premio letterario goliarda sapienza “racconti dal carcere”
Rai Eri Viale Mazzini, 14 - 00195 Roma / Tutti i diritti riservati

Pure in galera ha da passa' 'a nuttata
di Giuseppe Rampello

Il carcere è, di fatto, un'astronave… Antonio è uno di quelli che, quando gli tocca, sale a bordo: è un detenuto a intermittenza, un passeggero pagante.
[…]

Oltre metà dei suoi cinquantatré anni li ha trascorsi nelle patrie galere, che ormai considera la sua seconda casa, ovunque abbiano sede.
[…]

… Andatura tipo Gary Cooper in Mezzogiorno di fuoco… le braccia “affrescate” di tatuaggi… dai tradizionali “cinque punti della mala”… a nudi di donna frammisti a madonne e velieri… sul torace, in una selva di peli, spicca il gigantesco disegno che gli dà il nome d'arte, er Cobra!
[…]

Già nella Rotonda gli urli di saluto che gli arrivano dalle varie sezioni fanno inorgoglire Antonio...
(Un detenuto) «Aho, a Cobra, tutt'a posto?...».
(Antonio) «…tutt'a posto! Mo' me sistemo…».
[…]

In un paio di giorni, con opportuni spostamenti a catena… approda alla tanto amata cella…Ma stavolta scopre che già c'è un pezzo da novanta, Rocco detto “er Berluschino der Trullo” ... Con lui Catalin, il romeno, e Abdullah, il marocchino. Antonio capisce che dovrà accettare di occupare il secondo posto nella gerarchia…
[…]

Anche lui è dentro per una valanga d’imputazioni che spaziano nell'intero codice penale... Comunque, delle conseguenze giudiziarie, si preoccupa poco: gli stanno scadendo i termini di custodia cautelare per cui, a breve, dovrà essere...
[…]

Rocco prende un mazzo di carte napoletane… È buffo che un duro come lui sia così dipendente dai segni del destino…
[…]

Le mischia solennemente e inizia a disporle sul tavolino.
Asso di coppe.
(Rocco) «Asso de coppe... asso de coppe... ah, sì: donna!... uhm... donna?!? Ah... sì, ... donna! Certo, è mì moje, chiaro, no?».
Sei di spade.
(Rocco) «Sei de spade... er sei de spade... avvocato! ... Uhm... avvocato?!? Aho, e che ce vo'? È chiaro, no? 'A donna: mi' moje! L'avvocato: vor dì mi' moje che va dall'avvocato e je parla, parleno de me. Hai capito come?».
Re di denari
(Rocco): «Re de denara, re de denara... Ecco, è er giudice! ... Er giudice?!? Ma certo, è chiaro! Mì moje va dall'avvocato... l'avvocato va dar giudice e je parla de me. Aho, 'e carte nun menteno mai! 'E carte so' sempre 'n presagio: guarda com'hanno propio centrato 'a storia mia!».
Entusiasmo di Rocco, che continua a disporre le carte con solennità.
Sette d'oro.
(Rocco) «Sette de denara... er sette bello! Er massimo!…».
Sorrisi ironici di Adbullah e Catalin, mentre Antonio pensa "ha da passà 'a nuttata, ma speriamo che passi presto!".
Rocco, con aria trionfante, posa le carte.
(Catalin) «Zio Rocco, fermi qui tue carte?».
(Rocco) «A Catalinne, e che je devo chiede ancora… quello che me doveveno di’, me l'hanno detto, er presagio me l'hanno dato, no?...».
(Catalin): «Zio Rocco, tu dai carte, leggi che dicono carte, tu fai tutto da solo…».
(Rocco): «…mò te dimostro che pure se le dai tu, ariescheno 'e stesse pure senza 'a mano mia!».
Mischiata delle carte e stavolta Rocco incarica Catalin di gestire il mazzo.
Due di bastoni.
(Rocco): «Due de bastoni... due de bastoni: donna! È mi’ moje!».
(Abdullah): «Zio, ma prima la donna era l'asso…».
(Rocco): «… allora sei tarato! … 'E carte vanno capite, ma tu nun capisci gnente de gnente. 'Namo, Catalinne, continuamo, e lassamo perde 'sto talibano...».
[…]

Finalmente arriva il giorno diciotto…
In tasca santini vari, due corone del rosario, la foto della madre defunta incollata dietro al santino di Padre Pio, ma, principalmente, dentro di sé, l'incrollabile convinzione che tornerà davvero a casa.
La sera torna molto più tardi di tutti gli altri andati in causa quel giorno. Però, si sa, la Corte d'Assise è la Corte d'Assise, e sta al bunker di Rebibbia…
Antonio, Catalin e Abdullah muoiono di fame, avendo aspettato il suo ritorno per mettersi a friggere la pietanza tipica delle grandi occasioni: petti di pollo fastosamente panati due volte…
Rocco entra in cella scurissimo in volto, non saluta e non dice nulla.
Gli altri tre si adeguano…
[…]

Rocco va in bagno a lavarsi. Torna più nero di prima….
(Rocco urla) «Mannaggia voi, mannaggia a voi che so’ giorni che gufate, che me guardate strano! ... Dodici anni m'hanno dato… dodici anni e pure du' anni de sorveglianza speciale! Mannaggia a voi e a quanno v'ho conosciuti!».
[…]

Promotori

medaglia del presidente della repubblica

sponsor tecnici