ALL’INFERNO FA FREDDO
Racconti dal carcere
a cura di Antonella Bolelli Ferrera

In rosso sono segnalati i vincitori del premio letterario goliarda sapienza “racconti dal carcere”
Rai Eri / Tutti i diritti riservati

Brani da racconto: Nelle scarpe dell'altro
di Ivan Gallo

(…)
«CHIU-SU-RA!».
Il collega, distolto dalla lettura del quotidiano, guardò l’orologio: «Ma non è presto? Mancano quasi 10 minuti!»
«Ormai l’ho chiamata, dobbiamo chiudere le celle», rispose Francesco, spiccio.
«La chiusura, France’», gli aveva detto un collega quando ancora era alle prime armi, «è il momento peggiore di un Poliziotto Penitenziario. Essere arbitro della libertà di un altro richiede maggiori responsabilità che non essere padrone della sua vita.»
(…)
La chiusura serale era il momento in cui finalmente ci si poteva rilassare, senza che nessuno venisse a farti visita per raccontarti le proprie avventure di malavita: erano sempre le stesse, riesumate dal cestino dei ricordi innumerevoli volte.
«Stasera lusso», disse il compagno di cella a Rizzo indicando i fornelletti, «ho preparato un sacco di cose buone… a patto che non mi stressi con la tua dieta senza carboidrati».
Dopo cena Rizzo lavò i piatti, diede una pulita al pavimento e poi si infilò sotto la doccia, come ogni sera.
(…)
In quella notte di magia Rizzo e Francesco, il ‘ladro’ e la ‘guardia’, rivolsero al cielo la medesima supplica: entrambi pregarono di poter cambiare vita.
(…)
Rizzo si stiracchiò al risveglio. La cella era scomparsa.
Saltò giù dal letto posando i piedi su un soffice tappeto. Che cosa stava succedendo ? Dov’era finito?
Rizzo era una persona razionale. «Si tratta di un esperimento!», si disse. «Una specie di reality: prendono un detenuto e lo sbattono chissà dove a sua insaputa, per vederne le reazioni.»
Rizzo decise di stare al gioco.
(…)

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