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Racconti dal carcere

In rosso sono segnalati i vincitori del premio letterario goliarda sapienza “racconti dal carcere”
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Pensieri e parole
di Vincenzo Romano

(…)
Sono nato mezzo secolo fa nel cuore di Napoli, da una famiglia in cui l’amore c’era, ma era troppo distratto per attraversare la vita di tutti i suoi componenti.
Allora...
Quando si vive in sette in una sola stanza, con il bagno diviso dal resto della casa da un lenzuolo tagliato a metà.
Quando tuo padre guadagna alla giornata e non parla con i figli né con la moglie perché anche lui è vissuto sempre per strada inventandosi la vita ogni giorno.
Quando tua madre va a lavare i cessi dei signori.
Quando la tua famiglia si scompone come pezzi di Lego e i tuoi fratelli vengono sparpagliati alla rinfusa e uno va dalla zia, uno dalla nonna, un altro da una signora senza figli e gli altri vengono affidati ad altre famiglie (anche a quelle dei signori dei cessi che pulisce tua madre).
(…)
Quando l’usuraio viene a casa e minaccia tuo padre e i tuoi nonni.
(…)
Quando il tuo compagno di banco ha sempre la merendina per la ricreazione... e quando lui la mangia ti senti come i cani di Pavlov che sbavano per un quotidiano stimolo senza risposta.
Quando per l’Epifania aspetti sveglio tutta la notte una befana che non verrà mai perché non conosce il tuo indirizzo e ti raccontano che si è persa anche quest’anno…
(…)
Quando il tuo compleanno è un giorno seppellito sotto una pesante coperta impolverata che tu aspetti di toglierti di dosso il giorno in cui compirai diciotto anni, per andartene da quella casa…
(…)
Quando i tuoi genitori litigano e tua madre sanguina sempre dal naso, ma se ti domandano, ufficialmente è solo perché ha una vena che non funziona.
Quando Natale e Pasqua sono giorni diversi solo perché nelle vetrine ci sono i panettoni e tu ne mangi solo perché te lo regala la signora dei cessi che pulisce tua madre…
(…)
Quando i vicoli finiscono per aprirsi nelle piazze dove solo lì c’è spazio anche per te, uno spazio infinito che al principio ti fa paura ma che a poco a poco diventa la tua grande casa…
(…)
Quando essere inseguiti non è solo un divertimento ma la tua riscossa... o il modo per capire che esisti.
(…)
Allora ti ribelli ogni giorno e ogni notte la passi per strada, la prima vera fuga, le “mazziate” a ogni ritorno.
Il boss dei vicoli diventa tuo padre, “’o cumpagne tuoje”, e per te comincia una vita parallela…

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