SIAMO NOI, SIAMO IN TANTI
Racconti dal carcere
a cura di Antonella Bolelli Ferrera

In rosso sono segnalati i vincitori del premio letterario goliarda sapienza “racconti dal carcere”
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Uno di noi
di Massimo Fruttidoro

Poggioreale, Napoli……..…………………………………………………………………..
Nella cella eravamo in 16 persone. Era grande all’incirca 12 metri per 4, e con due bagni con la turca e un solo lavandino di quelli lunghi dove ci lavavamo piatti, viso, pentole, eccetera. Non c’era nemmeno il riscaldamento, quindi in inverno si moriva dal freddo.
Un bel giorno, mentre io e un altro ragazzo stavamo lavando il pavimento, con la coda dell’occhio notiamo che vicino alla porta c’era un ragazzo magrissimo che sarà pesato all’incirca 40 chili e un età di 40 anni circa………………………………………………….
onestamente nessuno di noi gli dette la mano, perché era un tossicodipendente in condizioni bruttissime, a malapena riuscì a dirci il suo nome: “Raffaele”…………………..
Io e i miei amici non abbiamo avuto coraggio di chiamare l’agente per dirgli che quel ragazzo doveva passare per l’isolamento………………: “Raffaele, se tu durante il calo fisico non ti lamenti e non dai fastidio quando dobbiamo dormire, allora rimani qui con noi, ok?”. Lui ci ha detto di sì.
……………………………. ci siamo messi i guanti di gomma (quelli per lavare il bagno, tutti colorati), lo abbiamo portato con noi in uno dei bagni, messo su una turca, e poi lo abbiamo spogliato nudo. Abbiamo buttato via tutti i suoi vestiti, compresi gli slip. Dopo, mentre un mio amico gli reggeva i capelli lunghi e unti che aveva, io, con un taglierino fatto con il coperchio della lattina dei pomodori (che usavamo anche per tagliare patate e cipolle), glieli tagliavo.
Dopo ancora, i miei due amici gli tenevano alzate le braccia e io con una scopa (nuova) lo strofinavo a distanza. Così lo abbiamo lucidato a mestiere, con shampoo e bagnoschiuma, poi gli abbiamo dato un pigiama, una tuta, degli slip e dei calzini nuovi e pantofole. In poche parole, nel giro di trenta minuti è ritornato come nuovo.
Raffaele mantenne la sua promessa, non si lamentò e non diede fastidio a nessuno……… Da lì ho capito che l’abito non fa il monaco…………………………………………………

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